Scriviamo subito come stanno le cose, nel mondo non esistono più i dispositivi in generale, ma esistono i dispositivi connessi al web, che possono essere PC, smartphone, tablet e tutti quei dispositivi 2 in 1 che davvero stanno facendo “tremare” il mercato dei computer. Per dirla in poche parole, non esiste più un dispositivo che non sia connesso ad Internet. I dati in fin dei conti parlano chiaro, 21 milioni di persone in Italia sono connesse al web durante il giorno e di questi il 41,4% usa un dispositivo mobile (dati AudiWeb) proprio per collegarsi alla “rete”.

Un ecommerce responsive aiuta indirettamente a convertire

A questo punto è evidente, che un ecommerce responsive è davvero la base di partenza di un business incentrato sul web. Senza la facilità di navigazione da mobile infatti, si perderebbero tanti di quegli utenti che nemmeno ci si immagina, con un ritorno negativo in termini generali. Perchè se un ecommerce è inaccessibile da mobile, difficilmente poi lo si va a consultare da PC.

C’è un problema però dietro tutto questo. Il problema di questo traffico da dispositivi mobili è uno solo, la difficoltà di poter tracciare le conversioni “cross-device”, perchè queste ci sono in realtà ma è davvero difficile riportare la conversione di un acquisto iniziato casomai con una ricerca web su mobile e concluso davanti al PC di casa. Il tracciamento è si difficile, ma in effetti esiste ed è noto a tutti.

A tutti gli effetti, ad oggi il conversion funnel inizia dallo smartphone e si conclude nella maggior parte dei casi su desktop. Per cui più facile è la navigazione da mobile di un ecommerce e meno tempo ci vuole per vedere la conversione conclusa. Se poi si studiano i click e le zone di visualizzazione della piattaforma ecommerce responsive, in modo da accorciare e gestire nella maniera migliore il percorso di acquisto, allora si è davvero sicuri di aver messo in piedi un business online in perfetto stile.