Quando i siti web utilizzavano Flash si pensava, che il miglior modo di “accattivare” l’utente sarebbe stato quello di stupirlo con effetti speciali. Oggi come saprete Flash è in disuso e, occorre dire meno male, lo stile del Web 2.0 sta virando verso tre punti cardini: semplicità, leggerezza e velocità. Come fare per ottenere tutto questo? Facile utilizzando il cosiddetto Flat Style.
I motivi per cui il Web 2.0 sta migrando verso il Flat Style sono quelli, come abbiamo già anticipato, di ridurre i tempi di caricamento delle pagine web grazie alla leggerezza delle stesse, di velocizzare la lettura di un contenuto grazie alla facilità di lettura del Flat Style e non per ultimo la semplicità, che si basa sulla facilità di trasmettere le dovute informazioni grazie ad icone facilmente distinguibili.
Tutto questo viene racchiuso in un unico design denominato Flat Style. Dapprima utilizzato quasi esclusivamente in ambito web, ad oggi il Flat Design è trasversale, dalle web-app alle applicazioni vere e proprie per smartphone, tutto ruota attorno ad una nuova concezione di stile e di semplicità.
Chi ha introdotto però il Flat Style? Nè Apple e nè Google, in realtà è stata Microsoft nel 2006 ad intraprendere la rotta verso un cambiamento quasi “epocale”. Nel 2006 infatti, nasceva Zune il lettore Mp3 di Microsoft, di breve vita lo ammettiamo, che nel Flat Style riconosceva la differenziazione da tutti gli altri dispositivi concorrenti venduti in quel momento.
Ad oggi l’utilizzo del Flat Style è prerogativa di numerosi siti web ed applicazioni, che siano esse web o per smartphone, proprio per il concetto di funzionalità che abbiamo visto essere alla base di questo design. Sicuramente da qui a qualche anno le tendenze muteranno, ma per chiunque dovesse pensare di realizzare un nuovo sito web la scelta del Flat Style ad oggi è quasi d’obbligo.